Dopo che Shuhei Nakamoto, vicepresidente di HRC e direttore del team Honda Repsol, ha ammesso che la RC 212V versione 2011 dispone di una trasmissione innovativa, si è scatenata la ricerca di informazioni sul funzionamento di tale dispositivo. Bocche cucite in casa Honda, come logico visto il desiderio e anche la necessità di conservare almeno per una stagione di gare un vantaggio tecnologico. Ma siccome il mondo è sufficientemente popolato di ingegneri con la passione per le due ruote, ecco che ci è arrivata una segnalazione molto interessante.
Tanto per capirci, NON E' la spiegazione di come funziona il nuovo campio ultrarapido della MotoGP giapponese, ma è una supposizione basata su un principio già sperimentato, brevettato e quant'altro. Ancora, ripetiamo, NON C'E' la doppia frizione, ma il meccanismo ne incamera i benefici senza patirne i difetti, soprattutto pesi e ingombri e, per come è fatto il regolamento tecnico, SE FOSSE questa la soluzione, sarebbe ampiamente nella norma. Si tratta di due anelli che lavorando congiuntamente tengono già pronta la marcia successiva, detto in soldoni perchè non siamo ingegneri. Questo è il frutto degli studi di Bill Martin, neozelandese, il cui lavoro pare sia stato sfruttato, già da qualche anno da alcuni team di Formula Uno. Per saperne di più, si può fare un giro nella rete e consultare il sito di un'azienda britannica, la Zeroshift.