I test di Sepang della settimana prossima, che più densi di significato non potrebbero essere, segneranno anche l'avvio ufficiale dell'ultima stagione della MotoGP 800, con tutte le case già impegnate nella realizzazione delle nuove 1000 che vedremo in pista lunedi 4 luglio al Mugello il giorno dopo il Gran Premio d'Italia. Per il 2011 la parola d'ordine è stata dunque per tutti evoluzione, non rivoluzione.
Linee guida per Ducati, Yamaha e Honda l'affinamento di mezzi già molto competitivi. E' vero che a Bologna si è lavorato tanto, mica arriva tutti i giorni uno come Rossi da accontentare, ma il nuovo telaio in carbonio che Vale scoprirà tra pochi giorni è di fatto lo stesso pezzo di prima con caratteristiche diverse, minor rigidità innanzitutto, per rendere più facile l'entrata in curva.
Altrettanto hanno fatto alla Yamaha, una modifica al telaio impercettibile alla vista che, come si è già visto a Valencia negli ultimi test 2010, risolve il problema della stabilità in frenata. Piccole modifiche al motore con elettronica accordata dovrebbero dare a Lorenzo e soci qualche cavallo in più senza dare preoccupazioni per i consumi.
Alla Honda, che non ha mai azzeccato una 800 mediamente competitiva su tutti i circuiti, hanno deciso di cambiare metodo. Non più moto stravolta rispetto all'anno precedente ma sviluppo ragionato per la RCV, che da metà 2010 in poi è andata sempre meglio. Resta da vedere se le esigenze di ben quattro piloti ufficiali, Pedrosa, Dovizioso, il nuovo arrivato Stoner e Marco Simoncelli coincideranno, in modo da non disperdere, come è avvenuto in passato, il lavoro del più grande e potente reparto corse.
di Alberto Porta