mercoledì, 10 novembre 2010
Test conclusi con Lorenzo che rimane il più veloce. Stoner è già competitivo, come Spies e Simoncelli del resto. Per Rossi c'è molto da fare.106 giri: tanti sono stati quelli percorsi da Casey Stoner nelle due giornate di test a Valencia e che sono bastati all'australiano per far segnare il miglior tempo nella seconda giornata sul tracciato di Cheste. L'1'32.066 non è stato il tempo più veloce della due giorni (ieri Lorenzo aveva chiuso in 1'32.012), ma è senza dubbio un segnale forte da parte dell'ex Campione del Mondo 2007, che migliora la sua prestazione di ieri di ben 719 millesimi.
Jorge Lorenzo, secondo oggi, ma il più rapido nel computo totale tra ieri e oggi, ha dichiarato: "Oggi abbiamo provato due nuovi tipi di gomme Bridgestone. Uno non mi ha dato grande fiducia perché era vagamente come quelle che già avevamo in dotazione, l'altro mi ha convinto di più. Alla fine le performance nei tempi erano praticamente identiche. Abbiamo anche lavorato su telaio e motore e ora Yamaha ha le idee più chiare su come migliorare. Credo che tutti i piloti Yamaha abbiano fatto un gran lavoro. Vedere le due moto ufficiali già veloci è un buon inizio, ma c'è da lavorare parecchio".
Ben Spies, alla seconda uscita ufficiale con la Yamaha Factory Racing, passa dal 1'32'8 ad un 1'32.3 decisamente competitivo, precedendo nella classifica dei tempi Marco Simoncelli (San Carlo Honda Gresini)e Dani Pedrosa (Repsol Honda). Per l'italiano, caduta a parte, si tratta di un'altra, ulteriore, conferma di quanto il finale di stagione e il supporto della casa con le ali lo stiano elevando a status di pilota d'elite. Per lo spagnolo 13 giri in più rispettò al day1, 48 in totale, e mezzo secondo limato.
Per trovare la prima Ducati bisogna scendere fino al settimo posto, con Nicky Hayden che fa un balzo in termini di posizione (ieri era nono), ma soprattutto in termini di tempi sul giro, con ben 1,2 secondi in meno rispetto alla sessione 1. Stesso discorso per Randy de Puniet (Pramac Racing) e Andrea Dovizioso (Repsol Honda): se per il francese si tratta di un buonissimo piazzamento, per il numero 4 di HRC il miglioramento non è certamente all'altezza dei compagni di squadra.
Hiroshi Aoyama (San Carlo Honda Gresini), Hector Barberá (Paginas Amarillas), Colin Edwards (Monster Yamaha Tech3), Cal Crutchlow (Monster Yamaha Tech3) e Loris Capirossi (Pramac Racing) completano le prime 14 posizioni, mentre per Valentino Rossi è necessario arrivare fino alla 15ª. Per l'italiano ancora tanti giri a referto con due moto differenti, una con motore big bang e una con motore screamer.
Karel Abraham impressiona per velocità di adattamento e la sua 16ª posizione non è così negativa, considerato che non è poi così lontano dalle Ducati che lo precedono. Chiude Toni Elias, addirittura ad un secondo dal ceco con la Honda LCR.