Secondo le stime della Commissione Europea, riparazioni e manutenzione
rappresentano il 40% dei costi che i proprietari di un’automobile sostengono per
la gestione del veicolo durante la vita di quest’ultimo. Per abbassare tale
percentuale, ritenuta troppo elevata, la commissione è intervenuta emanando un
nuovo regolamento (la cosiddetta nuova Ber), che entrerà in vigore dall’1
giugno. Le nuove regole, favorendo la concorrenza tra le officine, dovrebbero
portare a un generale ribasso dei prezzi.
La nuova BerIn base ai nuovi dettami della Commissione
Europea, i costruttori di automobili non potranno più imporre che le riparazioni
vengano effettuate esclusivamente nelle officine autorizzate: l’automobilista,
pertanto, potrà scegliere l’officina desiderata senza vedersi scadere la
garanzia. La rete ufficiale di assistenza della casa produttrice rimarrà il
riferimento obbligatorio esclusivamente per gli interventi gratuiti, quali il
primo tagliando e le riparazioni rese necessarie da difetti coperti da garanzia.
Il nuovo regolamento Ber, inoltre, interviene sulle norme che definiscono la
circolazione delle informazioni tecniche tra case produttrici e autofficine: le
case automobilistiche saranno tenute a fornire le specifiche tecniche e la
documentazione necessaria anche ai meccanici indipendenti.
Garanzia valida?Portando l’automobile in un’officina
indipendente, il proprietario non vedrà cadere la copertura della garanzia,
purché l’officina scelta sia qualificata e operi in maniera corretta, seguendo
le informazioni fornite dalla casa produttrice e utilizzando ricambi originali o
di qualità equivalente.
Perché le riparazioni costeranno meno?A creare lo spazio
necessario per la riduzione del costo degli interventi di riparazione è la
possibilità concessa al fornitore dei componenti originali impiegati dal
costruttore di metterli sul mercato con il proprio marchio. In questo modo,
officine indipendenti e consumatori potranno scegliere tra ricambi alternativi,
anche in funzione del loro costo. Un’ultima novità nel campo delle riparazioni,
inoltre, riguarda più da vicino i meccanici, che non saranno più tenuti a dare
prova che i pezzi di ricambio non originali utilizzati per compiere la
riparazione siano di qualità equivalente: tale certificazione, adesso, dovrà
essere fornita direttamente dall’azienda produttrice.
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